Sigillo di Salomone


Il nome Polygonatum Multiflorum ("Polys", molti, e "Gònatos", ginocchio) è perfetto per descrivere il ripiegamento ad angolo dei peduncoli fiorali che si riscontra in tutte le specie di questo genere.
Il nome "Sigillo di Salomone" allude invece alle macchie scure che si vedono sul rizoma, segno delle cicatrici dei germogli aerei degli anni precedenti, da cui si può dedurre l'età della pianta, anche se qualcuno sostiene che si riferisca all'uso medicinale della pianta, che "sigillava ferite e ossa rotte".
Esse sono disposte in modo da disegnare una specie di sigillo, che la tradizione ha voluto attribuire a Salomone in omaggio alla sua straordinaria conoscenza del mondo vegetale. Il rizoma contiene un glucoside affine alla convallarina del mughetto; dissecato e polverizzato ha proprietà astringenti e cicatrizzanti ed è ottimo in impacchi per eliminare contusioni e distorsioni. La poltiglia ricavata dai rizomi ridotti in polvere veniva usata per curare gli occhi tumefatti. I frutti invece sono bacche nere, simile a quelle dell'Erba Morella, e hanno un sapore sgradevole.