Il Simbolismo del Garofano

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Il garofano è un fiore tipicamente mediterraneo e appartiene alla famiglia delle Caryophylaceae: comprende 80 generi e 2000 specie.

I petali possono essere in numero di 5 o in numero indefinito ("fiore doppio"); il loro bordo può essere intero o seghettato\dentato.

Il nome botanico è "Dianthus", e deriva dal greco "Dios", divino, e "Anthos", fiore: era dedicato a Zeus.

Nell'antica Grecia era usato per le corone utilizzate nelle cerimonie.

Per alcuni "Garofano" deriva da "caro", il genitivo di "carnis", cioè carne, in riferimento al colore del fiore, oppure, seguendo l'interpretazione cristiana, in riferimento all'incarnazione di Dio

Il garofano rosso rimanda alla passione, se è screziato allude alla fiducia, se bianco è fedeltà.


Nel 1907 Anna Jarvis scelse il garofano bianco come emblema della festa della mamma, perché era il fiore preferito da sua madre; il garofano bianco rimanda alla purezza dell'amore materno.

Secondo una leggenda cristiana, i garofani sono apparsi quando la Madonna, vedendo Gesù crocifisso, pianse, e dove caddero le lacrime nacquero i garofani: il garofano rappresenta anche l'amore eterno della madre.

Si racconta che a Medjugorje un garofano fatto a pezzi venne ricreato tutto intero sotto gli occhi di alcuni testimoni.



Alcune piante del Mesozoico

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Nei primi periodi dell'Era Mesozoica il paesaggio doveva presentarsi così

Fauna e flora presentavano forme di transizione tra la precedente Era Paleozoica e la successiva Era Cenozoica.

La Cycadeoidea fu una delle più belle piante fossili e apparteneva alla classe delle Bennettitine, che ha prosperato nell'Era Mesozoica per poi estinguersi; sul fusto corto si trovavano i fiori, paragonabili a quelle della Angiosperme.

La Pleuromeia, invece, fu tipica del Triassico (il primo periodo del Mesozoico), una sorta di antenata dei cactus.

Le conifere si affermarono nel Mesozoico.