Il Giusquiamo


Hyoscyamus Niger è conosciuto fin dall'antichità per le sue virtù terapeutiche, ed era compreso tra le piante medicinali egizie perchè è nominato nel famoso papiro di Ebers. Citato da Dioscoride, non ignorato dagli Arabi, nel Medioevo entrò nell'alone cupo della fama delle streghe. Il Giusquiamo è una pianta vischiosa e fetida, i cui principi attivi ne fanno un sedativo nervoso usato contro i dolori nevritici, gli spasmi dell'apparato digerente, l'alcoolismo e le malattie mentali accompagnate da eccitazione o melanconia. Poichè contine alcaloidi velenosi la sua utilizzazione può essere attuata esclusivamente sotto il controllo del medico; all'esterno, un cataplasma di foglie di Giusquiamo lenisce il dolore.  (da "Guida alle Piante Medicinali" )


Come molte Solanacee, questa pianta ha un aspetto insieme misterioso e affascinante. Ha proprietà allucinogene e si dice che nel passato fosse usata per ricavare pozioni d'amore. Come Atropa Belladonna contiene sostanze alcaloidi (giusquiamina, scopolamina, atropina) e ogni parte della pianta è velenosa.
Sintomi caratteristici di avvelenamento sono: disturbi alla vista, delirio e convulsioni, coma, morte.
Piccole quantità di questa pianta sono state per lungo tempo usate dai medici per portare sollievo ai sofferenti. Al tempo degli Assiri, si usava un estratto della pianta contro il mal di denti; oggi si usano gli alcaloidi estratti dalle foglie e dai germogli verdi della pianta come sedativo per curare malanni quali le malattie mentali e il mal di mare. Il nome Hyoscyamus significa in greco "fava di porco" e allude alla capsula, una fava velenosa, da lasciare ai porci.