Il Simbolismo Cristiano del Girasole e la Leggenda del Pruno

Info tratte dall'articolo pubblicato su questa rivista


Nota di Lunaria: ho deciso di far uscire questo post per tre motivi:

1) Intanto perché ammiro molto il coraggio di un uomo che decise di non obbedire alla dittatura. Avrebbe potuto obbedire, "salvarsi la vita" rinnegando le sue idee e principi, decise di non farlo, restando coerente con le sue idee. In tempi dove "a molti piace obbedire" di fronte a leggi diaboliche (e neanche rischiano di finire in un lager) il coraggio eccezionale di padre Tito fa molto riflettere. 

Per altri approfondimenti sui cristiani vittime del nazismo vedi "La Rosa Bianca"

2) Poi perché voglio celebrare quei cristiani, cattolici ed evangelici per lo più, che da mesi stanno resistendo e lottando contro queste leggi diaboliche ed inique. Sono politici, giornalisti, blogger, preti o suore ma anche cristiani non famosi, uomini e donne, che sono scesi in piazza a fianco dei non credenti.

3) Infine, perché mi piace molto il simbolismo dei fiori e ho trovato interessante che un cristiano dedicasse una riflessione teologica ad un fiore poco considerato, rispetto a fiori "che la fanno da padrone" nei nostri giardini come la rosa, il tulipano o il giaggiolo: il girasole.



***

Padre Tito Brandsma fu beatificato da Giovanni Paolo II nel 1985. In Olanda è considerato eroe nazionale contro il nazismo. 

Padre Tito, il cui nome originario era Anno Sjoerd Brandsma, era nato in una fattoria nella Frisia orientale (Paesi Bassi), ad Oegeklooster, il 23 febbraio 1881. Venne rinchiuso nel carcere di Scheveningen per la sua opposizione contro il nazismo. Combatté contro la dittatura sia come giornalista sia come prete carmelitano. Morì detenuto a Dachau, il 26 luglio 1942, perdonando l'infermiera che lo stava condannando a morte tramite iniezione di acido fenico. Mentre l'infermiera lo stava uccidendo, lui le regalò il suo rosario. La donna, stupita, disse che non sapeva pregare e padre Tito le rispose "Basta che tu dica Ave Maria, prega per noi peccatori"; furono le sue ultime parole. La donna, pentita, si convertì e questo fu uno degli elementi che venne preso in considerazione nella causa di beatificazione di padre Tito. Per la sua devozione a Maria venne soprannominato "L'Araldo della Madonna".


Uno stralcio del suo pensiero:

"La nostra devozione a Maria deve tendere a far di noi quasi delle altre madri di Dio, in modo che Dio sia concepito anche in noi e generato da noi (...) L'uomo vale molto per Dio e Dio vuole essere intimamente unito all'uomo. (...) Noi pure [come Maria] siamo stati scelti dalla Santissima Trinità come sua abitazione per partecipare dei privilegi che ammiriamo in Maria e che Dio vuol donare anche a noi. (...) La devozione a Maria è uno dei fiori più deliziosi del giardino del Carmelo. Lo direi un girasole. è un fiore che si innalza sopra tutti gli altri fiori. Nato su un grosso stelo, ricco di grandi foglie, si eleva più alto tra il verde fogliame e ha la caratteristica di girarsi verso il Sole. è addirittura un'immagine del Sole medesimo. è un fiore semplice (...) è alto e robusto e ha radici profonde (...) allo stesso modo nessuna devozione è più salda di quella a Maria. (...) Le verdi foglie indicano l'abbondanza delle virtù dalle quali la devozione a Maria è sostenuta. Il fiore rappresenta l'anima creata a immagine di Dio per assorbire lo splendore della sua bontà. Sono due Soli che risplendono l'uno nell'altro: l'uno irradiante una luce insondabile, l'altro che assorbe quella luce, che si immerge in quella luce e diventa quasi un altro Sole. è talmente rapito dai raggi del Sole che brilla su di lui, che non può volgersi altrove, ma soltanto vivere per lui e di lui. Maria era un fiore così. Fiori della sua semenza, anche noi possiamo crescere e fiorire davanti al Sole che ha infuso se stesso in Lei, e vuole trasmettere a noi pure i raggi della sua luce e del suo calore."

***

Info tratte 

La sera del 29 dicembre 1336, Egidia, giovane sposa incinta, stava percorrendo un sentiero in un bosco di pruni nei pressi di Bra (Cuneo), per tornare a casa. Si fermò per pregare ad un pilone votivo con un'immagine della Madonna bizantina e venne aggredita da due soldati. 

Terrorizzata, la donna invocò la Madonna. Subito un raggio di luce colpì il pilone e una Signora luminosa apparve; i soldati fuggirono ed Egidia, dallo shock, diede alla luce il suo bambino, svenendo.

Quando riprese i sensi, si ritrovò viva, con il suo bambino in braccio. Corse al paese e raccontato il miracolo, tutta la sua famiglia tornò sul luogo del pilone e videro che tutti i pruni erano fioriti nonostante fosse inverno!

Da allora, la fioritura si ripete e quando non si è verificato è stato un pessimo auspicio, per eventi catastrofici.







I fiori nel dipinto di Botticelli

 















Il Rododendro

 











L'Ortensia











 

La Camelia