Bryonia dioica\Vite Bianca

Nota di Lunaria: ho avvistato Bryonia dioica a Ravello (Parabiago)

Durante le sagre paesane, i ciarlatani vendevano le radici rigonfie e contorte di Bryonia dioica spacciandole per radici di Mandragora, famosa fin dai tempi biblici per i suoi effetti afrodisiaci e per la cura della sterilità delle donne. (Nota di Lunaria: SCONSIGLIO di maneggiare "come farmaco" la Mandragora: è tossica) Visto che la Mandragora era rara e costosa, si spacciava la più comune Bryonia.

Un estratto della pianta era usato come cura per i reumatismi e come purgativo drastico ma Bryonia, appartenente alla Cucurbitacee, è VELENOSISSIMA: bastano quindici bacche rosse per uccidere un bambino. Bryonia si arrampica sulle siepi con i suoi viticci, che si avvinghiano ai ramoscelli.

Come rivela il suo nome, "Dioica", "Due case", le piante sono maschili o femminili. Il nome comune, "Vite Bianca" si riferisce al colore delle radici, che la distinguono dalla "Vite Nera", Tamus comunis.




Da notare come Bryonia dioica e Tamus comunis "colonizzatrici" e infestanti: