Non-ti-scordar-di-me\Myosotis arvensis


Nella Germania medievale, un cavaliere e la sua dama stavano passeggiando lungo la riva di un fiume. Il cavaliere si chinò per raccogliere un mazzetto di fiori da offrire alla sua bella, ma, vinto dal peso dell'armatura, cadde nel fiume. Mentre era in procinto di annegare, gettò i fiori alla sua amata, gridando "Vergisz mein nicht!" ("Non ti scordar di me!")

Da quel leggendario episodio, Myosotis arvensis divenne noto in Germania come "Non-ti-scordar-di-me" e associato all'idea di amore vero. La stessa leggenda passò anche in Francia e poi in Italia.

Nel 1802 Samuel Taylor Coleridge scrisse una poesia basata su quel tragico episodio. Chiamò la poesia "The Keepsake" ("Il ricordo") e così disse di questo fiore: "Quell'azzurro fiorellino dall'occhio luminoso lungo il ruscello/gemma gentile della speranza/dolce non-ti-scordar-di-me"



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