Il Salice




Info tratte da

In Grecia, il salice era un albero consacrato alle Dee della Luna, personificazioni della Triplice Dea: Era, Circe, Persefone, Ecate… Si credeva che la culla di Zeus fosse appesa ai rami di un salice. Itea era la sua nutrice e Itea, in greco, significa salice. In Tessaglia esisteva una Dea del Salice, che venne poi sostituita dal culto ad Atena. Anatha era una Dea del salice e della pioggia, adorata nei pressi di Gerusalemme. Il Salice era sacro alla Luna perché è un albero acquatico e si pensava che tra i suoi rami facesse il nido un uccello della Dea, dalla forte sessualità orgiastica.

Nell’alfabeto celtico degli alberi, il salice era il quinto e il numero 5 era sacro alla Grande Madre. Dal salice i Celti traevano divinazione tramite “recitazione con la punta delle dita di una mano”: “Quando vede la persona o la cosa davanti a lui, il poeta crea subito una strofa con le punte delle dita, ovvero nella sua mente senza pensarci su e compone e ripete allo stesso tempo”. I poeti celti usavano le dita come oracoli: il pollice era dedicato alla betulla, l’indice al sorbo selvatico, il medio al frassino, l’anulare all’ontano e il mignolo al salice.

Proprio perché albero lunare, nel Medioevo, il salice venne associato alle streghe; il termine inglese "witch", strega, deriverebbe da "Vimini Salix Viminalis"; si credeva che la scopa delle streghe fosse realizzata con frassino, betulla e salice, in onore di Ecate. 

In Lituania Blinda era la Dea della Luna e del salice: era capace di partorire dai piedi, dalle mani e dalla testa, e questo suscitava l'invidia della Dea Terra che volle ucciderla; mentre Blinda camminava su un prato i suoi piedi affondarono nel fango e fu trasformata in salice. Ancora nel 1805, le contadine pregavano Blinda affinché donasse loro la fecondità e la fortuna. Per questo motivo, i cristiani ponevano croci sui tronchi dei salici, per distogliere le persone dal culto della Dea Salice.

Approfondimento tratto da

Il salice è una pianta enigmatica, perché i suoi poteri uniscono come un ponte reami opposti dell'esistenza. Rappresenta la morte e il Mondo Sotterraneo ma è sempre stato usato anche per le magie d'amore, gli incantesimi di guarigioni, la divinazione e l'evocazione degli spiriti. Sin dai tempi antichi, è stato usato per fornire protezione e allontanare il male e ora lo usiamo come ingrediente base dell'aspirina. Il salice viene usato per legare le scope delle streghe e spesso per fabbricare le bacchette magiche. La corteccia di salice veniva bruciata come offerta alla Dea della Luna, e le sue foglie e il suo legno venivano impiegati per la magia lunare. Sedendo sotto quell'albero, avevo accidentalmente unito quei regni di morte e divinazione, gli Inferi e la Luna, evocando spiriti e amore? Quali forze avevo inconsapevolmente scatenato, traendo energia dall'albero?


Nessun commento:

Posta un commento