I Tre Alberi (Leggenda Cristiana)

Il post è dedicato ai cristiani coraggiosi che stanno combattendo contro il greenpass

Info tratte da questa rivista

C'erano una volta tre alberi, che crescevano l'uno accanto all'altro, felicemente. Il primo albero amava la bellezza, il secondo albero l'avventura e il terzo albero amava Dio. Gli alberi discutevano tra loro di quello che sarebbero voluti diventare da grandi. "Quando sarò grande, vorrei essere un baule intagliato per conservare tesori scintillanti", disse il primo. "Quando sarò grande, vorrei essere un potente veliero per scoprire nuove terre", disse il secondo. E il terzo albero replicò: "Io non vorrei essere trasformato in niente, vorrei crescere, diventando sempre più alto: quando gli uomini mi guarderanno penseranno a Dio."

Quando i boscaioli arrivarono, abbatterono i tre alberi; i primi due alberi erano felici perché pensavano che da lì a poco il loro sogno si sarebbe avverato; solo il terzo albero si rattristò: non avrebbe più potuto diventare così alto da impressionare gli uomini, facendoli pensare a Dio!

Ma le cose non andarono come gli alberi avevano sperato.

Il primo albero, anziché essere trasformato in un baule per i gioielli, venne trasformato in una mangiatoia. Il secondo albero diventò un umile peschereccio e non il veliero sfarzoso che aveva sognato di diventare! Del terzo albero non fecero nulla: lo tagliarono in assi che furono lasciate in un giardino.

Gli anni passarono... fino a quando...

Una notte nacque un Bambino che venne deposto in una mangiatoia... e quando l'albero capì chi era quel bambino adorato dagli angeli e dai pastori, si rallegrò e disse "Non sono stato riempito d'oro ma ho portato il tesoro più prezioso!"

Passarono altri anni e un giorno quando il secondo albero, che era stato trasformato in peschereccio, era fuori in mezzo al mare, si scatenò una tempesta; ad un certo punto, uno degli uomini su quella barca si alzò e disse "Taci, calmati" e il vento e le onde cessarono.

Quando l'albero capì chi stava trasportando, si rallegrò, dicendosi "Non ho trasportato un esploratore, ma il Creatore del cielo e della terra!"

Infine, un falegname venne e portò via il terzo albero, che giaceva sotto forma di assi di legno; quelle assi vennero usate per formare una croce.

L'albero, intristito, si disse "Questa è la croce sulla quale vengono crocifissi i criminali!"

E venne trasportato sul luogo dell'esecuzione.

Un uomo venne inchiodato sulle sue travi e morì.

Ma quell'uomo condannato a morte, non era un criminale, era Gesù Cristo che moriva per i peccati del mondo e quando l'albero capì ciò che era successo, si disse: "Non diventerò l'albero più alto del mondo, ma da oggi in poi sarò la croce che farà pensare gli uomini a Dio"


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