Il pallore cadaverico del fusto, dei fiori e delle brattee (foglie non verdi che crescono attorno al fusto) è forse all'origine del nome Lathraea, che deriva dal greco Latraios e significa "nascosto". Si pensava infatti che una pianta così spettrale nascesse da un corpo sepolto. In realtà è una pianta parassita, priva di clorofilla perché estrae il proprio nutrimento da piante ospiti, di solito noccioli, querce, faggi, olmi, aceri.
Lathraea Squamaria attacca alle radici della pianta ospite piccoli austori, che lisano i tessuti fino a raggiungere gli elementi di trasporto della pianta ospite. La linfa viene quindi deviata dalle radici dell'ospite fino agli elementi di trasporto del parassita. Il rapporto tra la parassita e la pianta ospite è finamente bilanciato: infatti, troppa asportazione di nutrimento causerebbe la morte della pianta ospite, un prelievo insufficiente renderebbe il parassita talmente debole da impedirne la riproduzione.
I fiori di color crema o rosa pallido, sono accompagnati da brattee che hanno forma di squame; da qui il nome "Squamaria".
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