Un vecchio proverbio dice: se la vecchiaia vuoi tener lontana, fatti amiche cicoria e bardana.
L'infuso delle foglie e delle radici è un ottimo depurativo, diuretico e sudorifero, usato contro la gotta e le dermatosi.
All'esterno le foglie applicate sulla pelle sono cicatrizzanti e risolutive di foruncoli e piaghe, curano le malattie della pelle e i pruriti; anche in caso di seborrea, che ha per conseguenza la caduta dei capelli, sono utili frizioni con decotto di radice.
Altro approfondimento:
Arctium minus: per il vigoroso aspetto della larghe foglie, era una delle piante favorite dai pittori paesaggisti; era ben conosciuta dai ragazzini di campagna:
i capolini hanno brattee ricurve ed uncinate e si attaccano con facilità agli abiti: si giocava, quindi, a lanciarseli addosso!
La dispersione "zoocora", cioè tramite gli animali, si basa proprio sulle proprietà adesive assicurate dalle brattee ricurve: questo tipo di piante "attacca" al pelo degli animali i loro organi di dispersione; il nome di "Arctium" si riferisce proprio ai capolini così ispidi e deriva dalla corrispondente parola greca "Arktòs".
Secondo la medicina medievale, il succo della pianta agiva da antidoto contro il veleno dei serpenti e il morso dei cani arrabbiati; poteva lenire le scottature e agevolare il flusso dell'urina; le foglie erano applicate a infiammazioni e ferite e i frutti erano prescritti per la sciatica.
I giovani peduncoli fiorali, pelati e tritati, erano usati in cucina nelle insalate oppure aggiunti al brodo di carne.
La pianta può arrivare ad un'altezza di 120 cm.
Fiorisce da agosto a ottobre e predilige i prati aridi e incolti, lungo le strade e i boschi.
Arctium lappa è una specie più grande e vigorosa di A. minus, con foglie inferiori dall'apice più arrotondato, ovali o cuoriformi.
Comunque, è molto difficile distinguere le diverse specie di cardi, si assomigliano tutti!
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