Hanno un'azione tonica e astringente, e servono per preparare un infuso usato come collirio, per i gargarismi e per le piaghe torpide; mescolato al miele dà il miele rosato, ottimo nelle affezioni della bocca e delle gengive.
Di Rosa canina, nei cui fiori sono contenute le stesse sostanze che si trovano in Rosa Gallica, vengono adoperati anche i frutti, i cinorrodi, sia per ricavarne marmellate, liquori, tisane, sia per creme di bellezza: hanno proprietà astringenti, diuretiche, antiscorbutiche e contengono moltissima vitamina C.
Rosa pimpinellifolia\Rosa selvatica, anche chiamata "Rosa spinosissima", si trova nei luoghi aridi e soleggiati della media montagna, con i suoi fiori bianchi (a volte macchiati di rosa). A differenza delle altre rose, forma un rigonfiamento nero-purpureo.
Può arrivare ai 60 cm di altezza. Fiorisce da giugno a luglio.
Anche Rosa arvensis\Rosa dei campi ha fiori bianchi.
Rosa Canina è il simbolo della monarchia britannica fin dal tempo di Enrico VII (1485-1509) che la adottò come emblema ufficiale dei Tudor.
è strano che sia stata chiamata "canina", cioè "di nessun valore", quando è l'antenata delle rose coltivate. Tuttavia sembra che sia stata chiamata così perché nell'antica Grecia si riteneva che le sue radici potessero curare dalla rabbia provocata dai morsi dei cani.
I suoi cinorrodi sono ricchi di vitamina C.
I fiori essicati forniscono la base dell'"acqua di rose", usata per detergere la pelle.
Può arrivare a 270 cm e fiorisce da maggio a luglio.
Infine, Rosa tomentosa\Rosa selvatica forma siepi aggrovigliate nei boschi alpini. Il suo nome "Tomentosa" deriva da "Tomentum", l'imbottitura dei cuscini che gli antichi Romani usavano a tavola per sostenersi; ciascuna foglia di questa pianta ha due o tre paia di foglioline coperte da una soffice peluria lanuginosa.
La vespa del gruppo dei Cinipidi punge la pianta depositandovi le sue uova; questo produce un'escrescenza chiamata "galla" al cui interno ci sono le larve che si nutrono del fusto.
Può arrivare a 180 cm, fiorisce da giugno a luglio.
Affine, è Rosa villosa, la rosa selvatica pelosa.
Info tratte da
La scoperta di alcuni frammenti fossili nelle zone rocciose dell'Oregon e del Colorado ha permesso di stabilire la data di nascita delle rosa: 35 milioni di anni fa.
Da allora, le rose hanno continuato a fiorire e le rose a cinque petali sono simili alle prime specie apparse nel periodo miocenico e celebrate poeticamente nelle antiche leggende pressoché di tutti i popoli: Egiziani, Cinesi, Greci, Persiani... persino gli antichi Finnici, i Tchoudes, celebrarono la rosa imprimendone una sulle loro monete.
Dagli antichi incisori a Redouté, dalla canzoni provenzali alla prosa di Colette, la rosa riaffiora di continuo nell'arte.
"Tutto è concesso alla Rosa: splendore, armonia di profumi, petali di carne che attirano le labbra" (Colette)
Tuttavia l'evoluzione esteriore della rosa non fu spontanea ma frutto delle intuizioni umane sulla fecondazione artificiale, specialmente all'inizio dell'800.