Due delle mie piante preferite! Mentre la Dulcamara l'ho vista una sola volta, da piccola, l'Erba Morella è abbastanza diffusa persino sui marciapiedi.
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In estate i fiori viola di Solanum Dulcamara spiccano nelle siepi e ai margini dei boschi, dove il suolo è abbastanza umido.
Da settembre in poi, per tutto l'autunno, le bacche di color rosso brillante rinnovano la vistosità dei fiori.
Solanum Dulcamara è una pianta a crescita rapida, che appoggia i suoi esili fusti ad altre piante, utilizzandole come supporto.
Le bacche della Dulcamara, sebbene non velenose come quelle della Belladonna, possono comunque causare malesseri se ingerite.
Il nome "Dulcamara" deriva dall'unione di due parole latine, "dolce" e "amaro", questo perchè l'alcaloide tossico solanina, presente nel fusto, nelle foglie e nelle bacche, conferisce a queste parti della pianta un sapore dapprima amaro e poi dolce, per i glucosidi che, in seguito, liberano zuccheri per idrolisi operata dalla saliva. L'infuso e il decotto hanno azione diuretica, depurativa, anafrodisiaca; per uso esterno, è utile contro gli eczemi. Tuttavia si ricordi che è pur sempre una pianta tossica.
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Solanum Nigrum, Erba Morella (o Mora) ha invece fiori rosastri/bianchi a forma di stella,
che in autunno danno alla luce delle piccole bacche nere.
Il nome "Solanum" significa "sollievo" e si riferisce alle proprietà mediche di questa pianta: in tempi antichi, le foglie di questa piantina venivano usate per alleviare il dolore di scottature e vesciche, mentre il loro succo veniva considerato un colluttorio. Anche Solanum Nigrum, come la Dulcamara, contiene solanina, che viene prodotta durante i periodi soleggiati.
Esistono più di 1700 specie di Solanum nel mondo, ma solo la Dulcamara e l'Erba Morella sono presenti in Italia; queste piante (come del resto la Belladonna!) sono affini alla patata e anche le foglie e le bacche della pianta della patata contengono la velenosa solanina.