Bali: la Dea del Riso Dewi Siri e altre leggende sugli alberi

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Il riso è fondamentale nell'economia di Bali. La lingua indonesiana ha tre parole per definire il riso: "padi" è la pianta in crescita, "beras" è il chicco di riso crudo e "nasi" il riso cucinato; la risaia è detta "sawah"; le risaie terrazzate scendono lungo le colline come se fossero dei giardini. Mentre piantare il riso è un'attività esclusivamente maschile, alla raccolta partecipano anche le donne. La produzione e la raccolta del riso è stata via via tecnologizzata anche tramite pesticidi, ma tutto questo ha avuto un impatto negativo contribuendo alla scomparsa di rane e anguille, che si nutrivano di insetti.  Inoltre, sono scomparsi i canti, feste, riti che erano parte della pilatura (che anticamente era svolta dalle donne con dei setacci di legno) In alcune zone di Bali il riso viene ancora piantato e coltivato con sistemi tradizionali per placare la Dea del riso Dewi Siri, e in ogni risaia si vedono templi e offerte dedicati a questa Dea.


Una leggenda narra che degli agricoltori balinesi avevano promesso di sacrificare un maiale se il raccolto fosse stato abbondante. Ma visto che non si riuscì a trovare nessun maiale, fu deciso di sacrificare un bambino. Un agricoltore ebbe un'idea: si doveva compiere il sacrificio dopo il raccolto, perciò se ci fosse sempre stato riso, il sacrificio non sarebbe stato compiuto. Da allora i balinesi piantano un nuovo campo di riso prima di raccogliere quello precedente.

Gli alberi, a Bali, vengono decorati con sciarpe e tessuti a scacchi. Il "Waringin" (baniano) è l'albero più sacro ed è presente all'interno dei templi. è un grande albero, con delle liane che si radicano nel terreno, originando una nuova pianta; per questo "il baniano non muore mai". Molto diffusi anche i frangipane ("Jepun"), con i fiori bianchi molto profumati.


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